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Pillola di P.A.C.: La manipolazione nei bambini dai 3 ai 5 anni

LA MANIPOLAZIONE NEI BAMBINI DAI 3 AI 5 ANNI

Il laboratorio di manipolazione ha una notevole importanza per lo sviluppo psico-motorio del bambino in quanto diversi fattori contribuiscono a potenziare le capacità del bambino in ambito creativo e a contribuire alla sua formazione psico-sociale.

Parlando di attività fino-motoria è bene di tener conto del pensiero del pedagogista Froebel il quale afferma concetti molto importanti: Nella scuola dell’infanzia è fondamentale lo sviluppo armonico e graduale di tre facoltà:

  • DELLA MENTE (nella sua percezione sensibile, quindi dell’aspetto cognitivo);
  • DEL CUORE (nell’intuizione dei sentimenti e quindi delle emozioni);
  • DELLA MANO (nella manualità e nella creatività, quindi a livello pratico).

Il compito dell' Educatore

Altrettanto importante è il compito dell’educatore, egli deve assicurarsi che nessuna influenza negativa o spiacevole possa disturbare lo sviluppo del bambino, utilizzando un metodo basato sull’esperienza, sulla percezione e la conoscenza immediata e diretta degli oggetti.

A tal proposito risulta scontato ma non meno importante ricordare Maria Montessori che nella Casa dei bambini rielabora l’uso del materiale didattico strutturato.

Il metodo-ricerca P.A.C., rispetto a un laboratorio espressivo pone in primo piano una pedagogia dell’ascolto e della partecipazione, perciò il primo approccio è quello di comprendere il bisogno del bambino e soprattutto di saper comunicare efficacemente mettendo in relazione linguaggio-pensiero-azione, utilizzando un linguaggio alternativo: quello artistico-creativo.

Il linguaggio creativo comunica molto meglio di quello verbale, specie per quanto riguarda i bambini di tre-cinque anni che hanno difficoltà ad esprimersi sia per problemi di timidezza con disagi relazionali che per difficoltà dovute all’età (un bambino di tre anni ha un vocabolario molto ristretto e decisamente inadatto ad esprimere concetti elaborati).

Lo sviluppo Psico-Fisico-Emozionale

Il laboratorio di manipolazione è caratterizzato da una specificità: condurre il bambino verso il benessere per realizzare il potenziale attraverso lo sviluppo psico-fisico-emozionale.

Parliamo di manipolazione e di attività fino-motoria attraverso l’uso di plastilina colorata o Didò; il bambino nel laboratorio esperienziale si distacca dall’apprendimento trasmissivo, cerca altri modi di esprimersi provando piacere nel realizzare creativamente le sue idee.

All’interno del laboratorio (a scuola, a casa, ecc.) sarebbe opportuno tener conto di alcuni parametri importanti per creare un setting accogliente:

  • Utilizzare un leggero sottofondo musicale di alcuni autori conosciuti, ad es. Yruma, Einaudi, Giovanni allevi, oppure Mozart.
  • Fornire al bambino materiale adatto, in tal caso la plastilina, per lavorare in completa serenità.
  • Posizionare l’oggetto da riprodurre sul piano di lavoro, ben visibile, raggiungibile e facile da toccare, per stimolare la curiosità e quindi la conoscenza.
Lavoro in Autonomia

Il bambino inizia a lavorare in autonomia: nel caso della pannocchia di mais, egli osserva esplorando le caratteristiche e i colori dell’oggetto.
Le mani che rotolano pezzettini di plastilina sembrano strumenti che armonicamente lavorano su un progetto, intanto mentre operano, sviluppano la motricità fine. In realtà questo è un allenamento propedeutico alla scrittura, perché si potenzia la coordinazione oculo-manuale, cioè la capacità di far seguire a una percezione visiva la corrispondente azione delle mani.

Modellare è anche creare, in questa situazione il bambino sta creando, osservando un elemento della realtà, quindi crea un nuovo oggetto che sia riproduzione fedele di ciò che ha visto.

Il laboratorio di manipolazione può generare relazioni sociali condivise, la bambina si accosta volontariamente alla compagna per aiutarla nello svolgimento dell’attività. Vi è un’accettazione incondizionata dell’altro, la cooperazione, la condivisione del materiale e la produzione in collaborazione.

I vantaggi della Creatività

Le Neuroscienze dimostrano i vantaggi evolutivi della creatività artistica. La via per migliorare l’intelligenza creativa passa attraverso il ragionamento analogico fluido cioè il bambino deve essere sollecitato a esplorare le somiglianze tra un elemento di conoscenza ed un altro, quindi selezionare quali intuizioni potrebbero condurre verso possibili relazioni. Si attivano sistemi neurali che portano benefici in termini di capacità cognitive generali, con il rinforzamento dell’interconnessione tra moduli altrimenti distanti.

Rispetto al processo maturativo cerebrale dello sviluppo motorio, il cervello ha bisogno di fare esperienze tattili e motorie perché si sviluppino quelle aree sensomotorie che rappresentano il punto di partenza delle aree superiori del linguaggio e del pensiero. Le esperienze significative registrate dal cervello danno origine ad un’affermazione di neuroni che contribuiscono alla maturazione cerebrale e allo sviluppo psico-motorio.

Dare forma al Pensiero

Nel caso della creazione del grappolo di uva si tratta invece di dar vita ad un elemento visto e conosciuto ma che in questo preciso momento risulta astratto. Il bambino dà forma al suo pensiero, alla sua immaginazione rendendo reale un concetto. Il grappolo è riproposto con due segmenti posti in verticale perché al bambino risulta semplice lavorare così. Bandinelli (pedagogista) propone infatti la scrittura in verticale come primo approccio grafico perché in questa modalità viene percepito immediatamente il segno cioè la lettera.

Si può notare la dimistichezza con cui la bambina separa, ammorbidisce, modella e assembla i pezzetti prestando attenzione alle dimensioni e alle proporzioni. Quindi la plastilina in questo caso favorisce la concentrazione e la creatività.

Da ricordare che la pasta modellabile (pasta di sale, Didò, pastilina), è utile per liberare la tensione, la frustrazione e l’aggressività ma anche l’esteriorizzazione delle emozioni. Inoltre la manipolazione dà origine a creazioni tangibili e che durano nel tempo.

Il bambino aumenterà l’autostima perché produrrà un oggetto e non avrà dubbio sulla sua capacità creativa perché costruisce figure preferite materializzando i suoi pensieri, oppure riproduce un elemento concreto con successo.


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