Pillole di P.A.C.: L’arte di amare
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15 Giugno 2022Pillola di P.A.C.: È sempre giusto?
Le regole educative
Pillole di P.A.C.
La regola rappresenta l'elemento di crescita e di sviluppo della personalità.
È sempre giusto?
Quando si possiede una struttura che delinea una mappa orientativa verso una corretta direzione, si può parlare di libertà. Libertà di camminare verso un percorso per raggiungere un obiettivo seguendo delle direttive, libertà di prevedere delle conseguenze logiche alle proprie azioni.
Libertà di non deviare per non andare incontro a conseguenze gravose e complicate difficilmente gestibili.
Dunque ogni libertà è proporzionale ad una regola, quella che ci offre delle coordinate da seguire in un contesto aperto, non privo di difficoltà ma prevalentemente funzionale ad una perfetta educazione.
È dato credere che la regola sia un'imposizione direttiva che viene proposta in modo autoritario, niente di più falso: è invece una formulazione di un comportamento in una condivisione di intenti e soprattutto condivisa da mamma e papà.
Per tale motivo la regola è bene che sia reale e concreta, fattibile e possibile, insomma si deve poter applicare se si desidera l'effetto. Non si può dettare un'imposizione dicendo -Devi farlo e basta-.
Occorre invece fornire una specie di consiglio, del tutto impersonale, che accompagna una decisione ed una fermezza da rispettare. Ecco, la regola racchiude il rispetto verso l'altro: io do' la regola e ti chiedo di rispettarla con fermezza ma senza comando, tu mi restituisci l'obbedienza alla richiesta.
E non sentiamoci in colpa quando si professano norme da rispettare perché il nostro bambino è alla ricerca di regole per poter crescere con direttive giuste, vuole una strada retta e vuole essere accompagnato.
Allora impariamo a considerare poche norme concrete, facili da dettare, sempre condivisibili ed anche spiegabili. Se dico no, devo saperlo giustificare, al momento e con una spiegazione chiara e credibile.
La prima regola diventa una catena legata ad altrettante norme da seguire che diventa un comportamento usuale diretto verso una pedagogia del saper fare e del saper essere.
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I comportamenti poco corretti dei bambini e degli adolescenti rappresentano un fenomeno preoccupante che dilaga ormai da tempo nelle famiglie, nelle scuole e in ogni contesto educativo. Di certo non si può pensare di accettare passivamente tali atteggiamenti, meno ancora si può ottenere un cambiamento se non si cerca di affinare le proposte educative utilizzate. Ma cosa può fare l'educatore?
