Pillola di P.A.C.: Saper Educare
30 Giugno 2021Pillola di P.A.C.: L’Emozione
5 Luglio 2021Pillola di P.A.C.: Un Universo di Parole
Saper Ascoltare per Comunicare
Comunicare non è semplice, non basta parlare per stabilire un contatto comunicativo, è necessario saper ascoltare e saper dialogare. Pensiamo a un dialogo tra due compagni di vita:
- Che dici li vuoi lavare i piatti stasera, oppure devo fare sempre tutto io e tu sdraiato a guardare la tv?
- Senti, sono stanca vogliamo riordinare insieme così poi ci guardiamo un bel film?
La risposta (a) è sicuramente di tipo inquisitorio ed aggressiva, pertanto non prevede assolutamente una risposta positiva, che invece fornisce l’esempio di una previsione di collaborazione tra due persone considerate sullo stesso piano.
Normalmente noi abbiamo orecchie dappertutto, pettegoliamo, giudichiamo ma non sappiamo ascoltare bene e di conseguenza non sappiamo comunicare; ci rifugiamo davanti a schermi animati che ci propinano concetti e idee che interiorizziamo quasi passivamente e che ci ritroviamo a “COPIARE” inconsapevolmente. Alla fine la nostra vita diventa un’omologazione: stessi vestiti, stesse vacanze, stessa palestra, ecc.
La Comunicazione
Per comunicare non basta pronunciare concetti o argomentare elementi letti e visti, la comunicazione è rappresentata anche da gesti, da movimenti del corpo, degli occhi, insomma è accompagnata dalla cosiddetta comunicazione “non verbale” che spesso risulta più incisiva di quella verbale. E che dire dei linguaggi alternativi? L'arte è caratterizzata da un linguaggio che comunica attraverso la creatività: esprime emozioni, ascolta sensazioni, può condurre in mondi fantastici, esorcizza quando si hanno disagi da superare, aiuta a dire cose che altrimenti sarebbe difficile esprimere. Si potrebbe parlare di una comunicazione reale, in quanto circolare poiché vi è l'emittente (artista) e il ricevente (utente) mentre il messaggio parte e giunge a destinazione con un feedback emotivo.
L'arte comunica perché attraverso un proprio linguaggio e attraverso simboli, spiega qualcosa: lo stato emotivo dell'artista e quello del ricevente cioè di colui che accoglie quindi guarda l'arte.
Nella comunicazione sono importanti alcune regole fondamentali di cui bisogna assolutamente tener conto:
- L'ascolto metacognitivo, cioè sapere cosa voglio ascoltare, cosa mi può dare quello che sto ascoltando.
- Il modo in cui comunico, cioè deve esserci la concordanza tra il contenuto e la relazione in modo da aumentare la comprensione.
- Verificare se c'è comprensione.
La comunicazione è un processo circolare inevitabile che opera grandi trasformazioni nella persona, richiede AUTENTICITA', aver cura dell'altro per non offenderlo e renderlo complice del discorso, richiede EMPATIA, perché mentre si parla si registrano tutte le sfumature emotive che forniscono informazioni sullo stato d'animo della persona che sta ascoltando, richiede AUTOCONTROLLO perché l'altro non è sempre a caccia di consigli. Richiede l'ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA (rispetto), conoscendo e percependo l'altro si può tranquillamente parlare dell'altro che sono io; conosco me stesso con i miei bisogni allora conosco l'altro.
Letteralmente comunicare è METTERE IN COMUNIONE due o più persone, cioè creare un rapporto di reciproca comprensione. Pertanto la connessione che si stabilisce equivale ad una capacità di relazione abbastanza efficace. Quando il neonato inizia a dire le prime paroline, viene spronato ed aiutato a continuare e ad ampliare il suo alfabeto, perché ha bisogno di esempio e di sostegno. I genitori molto pazientemente comunicano con lui scandendo le lettere affinché ci sia comprensione, questa modalità dovrebbe proseguire per tutta la vita. Ogni qualvolta si crea un rapporto, bisogna stabilire un dialogo comunicativo di interconnessione che determini un feedback congruente.
Le Relazioni Sociali
Per ottenere una buona relazione sociale è prioritario considerare i sistemi relazionali che sono modelli per decodificare la realtà, per rappresentare il mondo e per rapportarsi ad esso.
Sono costituiti dai 5 sensi: VISIVO, AUDITIVO, CINESTESICO EMOTIVO, OLFATTIVO, GUSTATIVO .
Questi danno origine a dei profili personali secondo cui, nella comunicazione, vale la prima immagine, o le prime parole o la prima impressione che immediatamente si presenta alla persona.
Nel rapporto tra educando ed educatore è provato che la comunicazione collaborativa produce effetti positivi e ottiene migliori risultati, perché viene proposta l’attività come lavoro di squadra in coesione e l’educando si sente di far parte di un gruppo ma soprattutto di un processo decisionale.
E’ il caso di dire che sin dalla più tenera infanzia, è importante stabilire una comunicazione con il proprio figlio, certo è che non tutti i genitori hanno una grande parlantina però è importante parlare comunque e sempre anche ad un neonato.
Raccontargli come è la sua stanzetta, cosa sta succedendo, cosa si sta facendo in quel momento, in modo da fargli conoscere gli ambienti, le cose le persone, insomma aprirlo all’universo che lo circonda. Sarebbe il primo passo verso uno sviluppo del pensiero creativo.